LE NORMATIVE ITALIANE ED EUROPEE PER LA RIDUZIONE DEL RUMORE NEI CANTIERI: COSA DEVE SAPERE OGNI AZIENDA

“Il rumore è la più impertinente delle interferenze.” — Ambrose Bierce

Nel settore edile, la gestione del rumore è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle comunità circostanti. Comprendere le normative per la riduzione del rumore nei cantieri è essenziale per ogni azienda che opera nel settore.

Normative italiane sulla riduzione del rumore nei cantieri

In Italia, la gestione del rumore nei cantieri è regolamentata da diverse leggi e decreti:

Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico (Legge 26 ottobre 1995, n. 447): stabilisce i principi fondamentali per la tutela dell’ambiente esterno e abitativo dall’inquinamento acustico.

D.P.C.M. 5 dicembre 1997: definisce i requisiti acustici passivi degli edifici, indicando i limiti di rumore che non devono essere superati.

Norma UNI 11728:2018: fornisce linee guida per la pianificazione e gestione del rumore di cantiere, definendo gli obblighi per committenti e appaltatori .

Regolamenti acustici per i cantieri in Italia

Oltre alle normative nazionali, esistono regolamenti acustici per i cantieri in Italia che le aziende devono rispettare:

Classificazione acustica comunale: i comuni suddividono il territorio in zone acustiche, ciascuna con limiti specifici di emissione sonora.

Autorizzazioni in deroga: per attività temporanee come i cantieri, è possibile richiedere deroghe ai limiti di rumore, presentando una valutazione previsionale di impatto acustico .

Normative europee sulla riduzione del rumore nei cantieri

A livello europeo, la direttiva 2002/49/CE riguarda la gestione del rumore ambientale, mentre la direttiva 2003/10/CE stabilisce i requisiti minimi di sicurezza e salute relativi all’esposizione dei lavoratori al rumore.

Come le aziende possono rispettare le normative sul rumore

Per garantire la conformità alle normative per la riduzione del rumore nei cantieri, le aziende dovrebbero:

1. Effettuare una valutazione previsionale di impatto acustico: prima dell’inizio dei lavori, per identificare le potenziali fonti di rumore e pianificare misure di mitigazione.

2. Adottare misure di controllo del rumore: come l’uso di barriere antirumore, l’impiego di macchinari silenziosi e la pianificazione delle attività più rumorose in orari meno sensibili.

3. Formare il personale: sulla consapevolezza del rumore e sulle tecniche per ridurlo.

4. Monitorare continuamente i livelli di rumore: durante le attività di cantiere, per garantire il rispetto dei limiti imposti.

5. Collaborare con le autorità locali: per ottenere le necessarie autorizzazioni e garantire la conformità ai regolamenti acustici locali.

In conclusione

La comprensione e l’adesione alle normative per la riduzione del rumore nei cantieri e ai regolamenti acustici per i cantieri in Italia sono fondamentali per le aziende edili. Un approccio proattivo nella gestione del rumore non solo assicura la conformità legale, ma contribuisce anche al benessere dei lavoratori e delle comunità circostanti.

Fonti articolo:

https://biblus.acca.ithttps://www.ingenio-web.ithttps://www.teknoring.comhttps://www.anit.ithttps://www.inquinamentoacustico.ithttps://osha.europa.euhttps://www.insic.it